mercoledì 16 dicembre 2009

Riscoprendo il teatro.... a Spasso tra la programmazione del Metastasio

Sono appena tornata dal teatro Metastasio ( Prato ), dove ho assistito alla prima dello spettacolo "Pensaci, Giacomino!", nota commedia di Luigi Pirandello....
Lo spettacolo è presente a teatro dal 16 al 20 dicembre...


"Un lavoro audacissimo". Così Pirandello descrive al figlio Pensaci, Giacomino! , la commedia scritta per Angelo Musco, che ci fa divertire nel guardare da vicino legami familiari paradossali e tumultuose relazioni con un perbenismo di facciata.
Audacissimo è infatti l'intreccio che fin dalla stesura dell'omonima novella da cui il testo teatrale prende spunto crea scalpore tra i lettori del Corriere delle sera , su cui era stata pubblicata nel 1910: Agostino Toti, vecchio professore di liceo anticonformista, di Lillina, messa incinta da Giacomino Delisi, un suo ex alunno.
Per qualche anno il professore permette alla giovane moglie e al suo amante di incontrarsi nella sua casa, beandosi della felicità conquistata con questa inattesa famiglia e ostentando indifferenza per le reazioni scandalizzate della gente di fronte a un equivocabile, inaccettabile menage à trois.
Questo fino a quando Giacomino si fidanza con "giovine orfana e perrbene".
Agostino con la determinazione di un paladino della giustizia e della vera moralità si precipita da Giacomino e riesce a riportarlo a casa sua dopo averlo minacciato, implorato e infine commosso con il richiamo alla paternità e all'amore di Lillina.


"Onestà è una parola così solitaria, tutti sono così falsi.."

....Sempre più spesso ci si nasconde dietro a qualsiasi filtro riesca a proteggerci dalla realtà, dagli altri, quasi come se vivere una vita parallela, virtuale, ci dia la possibilità di scappare dal nostro oggi, dal nostro domani....Almeno onesti con noi stessi è indispensabile esserlo, al costo di essere cinici, cattivi, spietati....conoscere i nostri pregi
ed i nostri difetti, migliorarsi fin dove possibile, accettarsi e imparare a convivere con loro laddove non possiamo più farci niente. Guardare una persona negli occhi ed avere il coraggio di essere come si è, rappresenta il primo passo per essere onesti. Avere il coraggio di dire: ecco chi sono....puoi valutarmi, giudicarmi, farmi a fette ma io sono qui, non
mi sposto di un passo....sembra follia, ma essere fermamente onesti paga sempre...non nell'immediato magari..ma alla lunga di sicuro.
E poi anche se non paga....onesti lo si è per se stessi e non per gli altri, quindi la soddisfazione personale che si ha
è impagabile....comunque vada.
Essere onesti in amore, poi, diventa ancora più complicato, perchè subentrano mille alri fattori: l'attrazione fisica,
il cuore, i sentimenti, le paure...
L'amore spesso riesce a tirare fuori il meglio ed insieme il peggio di noi stessi: la mancanza di coraggio di esprimerci
vincola tragicamente i nostri rapporti affettivi con gli altri, ci impedisce di manifestare loro il nostro amore, di
farne comprendere la gradazione, di trasmetterlo, e purtroppo anche spesso ci impedisce di riceverlo...
Essere onesti sembra tante volte uno stridente contrasto con la parola amore...quasi che per far andare avanti l'amore
sia indispensabile essere meno onesti di quanto lo sia con persone che "amiamo" con una gradazione minore...ma allora
che amore è?? non quello che voglio..non quello che so dare.

SOGNARE AD..... OCCHI APERTI

Giocare con la fantasia è un qualcosa che non ha età, anzi credo che spesso sia un modo
per non invecchiare mai, per non ingrigirsi, per non perdere mai quello spirito
"fanciullesco" che fa spesso stare bene anche nei momenti più no....
Mille volte nell'arco di una giornata mi capita di soffermarmi un secondo nel frastuono
della città, guardare fuori della finestra e
pensare a dove avrei potuto essere se... o a cosa avrei potuto fare in quell'esatto
istante se....
E' chiaro che pensi a situazioni sempre "idilliache", i posti più belli in cui ho avuto
la fortuna di poter andare, mi sogno il mare, le grandi città, le montagne, la neve, ed è
un momento che dura pochi secondi che mi fa ritrovare il sorriso anche quando non ne va
una dritta...
Tante volte mi metto un po' di musica che mi piace e la uso come "tappeto sonoro" di
questi istanti di relax, e me la godo....lavoro un po' di immaginazione e d'improvviso
scompare la carta dalla scrivania, spariscono le pareti, e mi trovo immerso in un mondo
tutto mio, tutto immaginario, in cui le cose che mi circondano mi assomigliano un po' o
comunque sono fatte come io me l'aspetto....
In realtà il "sogno" accompagna spesso anche gran parte del lavoro e dello studio: ogni progetto, ogni
programma di lavoro ha un obbiettivo, troppo spesso concreto, a cui è bello aggiungere
anche un qualcosa di più umano, più piacevole, più stimolante...
Sono convinta che persone motivate rendano di
più, e che alla fine siano più soddisfatte, anche se fare le cose "sentendole" come
proprie spesso costa più fatica che non farle come un lavoro qualsiasi....
Il sogno, inteso come porsi un obbiettivo concreto ed innalzarlo ad un qualcosa di ideale
e sicuramente più affascinante ed attraente, è sicuramente il mio modo di vivere, il mio
modo di dare un peso alle cose che contano, e soprattutto il mio metro di valutazione
delle persone....troppo spesso bianco o nero....con poche sfumature, nonostante il sogno
obblighi ad utilizzare tutte le sfumature di colore che siamo in grado di leggere....
...volo in questo sogno senza fine grazie alle ali dorate di un angelo che mi ha preso
per mano senza esitare..